Autore: Penelope Douglas
Editore: Newton Compton
Formato: eBook
Pagine: 394
ISBN: 9788822712806
In quinta elementare a ciascuno di noi venne assegnato un amico di penna tra i ragazzini di un'altra scuola. Mi chiamo Misha, e pensando che fossi una femmina, l'altro insegnante mi mise in coppia con una sua allieva, Ryen; la mia maestra, credendo che Ryen fosse un maschio come me, non obiettò. Dal primo momento in cui io e Ryen abbiamo iniziato a scriverci, abbiamo litigato su tutto. E le cose non sono cambiate in questi sette anni. Le sue lettere sono sempre scritte in inchiostro argento su carta nera. A volte ne arriva una alla settimana, altre volte tre nello stesso giorno, ma sento che ormai sono diventate una necessità per me. Lei è l'unica che mi aiuta a tenere la rotta, l'unica che mi accetta per come sono. Abbiamo solo tre regole fra di noi. Niente social media, niente numeri di telefono, niente foto. Fino a quando, in rete, sono incappato nella foto di una ragazza di nome Ryen, che ama la pizza di Gallo, e adora il suo iPhone. Quante possibilità c'erano che fosse lei? Accidenti! Dovevo incontrarla. Certo non potevo immaginare che avrei detestato ciò che stavo per scoprire.
Purtroppo, come spesso accade, il titolo italiano sminuisce la trama di questo libro che, oltre a essere una storia d'amore, è anche e soprattutto il racconto della crescita psicologica dei due protagonisti.
Micha e Ryen sono infatti due adolescenti nel pieno dell'età delle contraddizioni, sono catapultati in una realtà che spesso sembra sfuggirgli di mano e si trovano a combattere quotidianamente contro dolore e rimorsi. Soprattutto la ragazza cerca di non omologarsi alla massa ma non riesce a opporsi a un mondo che non le appartiene. Il suo personaggio è quello che mi è piaciuto di più, nonostante per buona parte del romanzo l'abbia trovata odiosa. La sua evoluzione è quella scritta meglio e, pur non approvando i suoi comportamenti, sono riuscita a comprenderli. L'autrice ha affrontato il tema del bullismo da un punto di vista inedito, facendoci entrare nella mente di chi oscilla costantemente nel ruolo di vittima e carnefice. Mi ha colpita anche l'idea degli amici di penna: nel pieno dell'era tecnologica che stiamo vivendo, ho trovato questo spunto originale e piuttosto innovativo.
Ho gradito meno, invece, la parte riguardante la madre del ragazzo: l'intenzione di costruire un mistero si è rivelata debole, visto che il colpo di scena è facilmente intuibile.
Inoltre, pur apprezzando lo stile di scrittura scorrevole che invoglia ad andare avanti velocemente con la lettura, non mi sono piaciute le scene particolarmente spinte che vengono riproposte sempre con maggior frequenza: all'inizio hanno un senso ai fini della storia, poi diventano ripetitive e inutili, quasi dei riempitivi che potevano essere evitati.
Voto: 3,5/5
Micha e Ryen sono infatti due adolescenti nel pieno dell'età delle contraddizioni, sono catapultati in una realtà che spesso sembra sfuggirgli di mano e si trovano a combattere quotidianamente contro dolore e rimorsi. Soprattutto la ragazza cerca di non omologarsi alla massa ma non riesce a opporsi a un mondo che non le appartiene. Il suo personaggio è quello che mi è piaciuto di più, nonostante per buona parte del romanzo l'abbia trovata odiosa. La sua evoluzione è quella scritta meglio e, pur non approvando i suoi comportamenti, sono riuscita a comprenderli. L'autrice ha affrontato il tema del bullismo da un punto di vista inedito, facendoci entrare nella mente di chi oscilla costantemente nel ruolo di vittima e carnefice. Mi ha colpita anche l'idea degli amici di penna: nel pieno dell'era tecnologica che stiamo vivendo, ho trovato questo spunto originale e piuttosto innovativo.
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Partecipo a:
Di che colore sei?: azzurro - leggi un libro recensito da una di noi due
Visual Challenge: cappello
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