Autore: Lorenzo Marone
Editore: Feltrinelli
Formato: Copertina flessibile
Pagine: 315
ISBN: 9788807032202
Chiamarsi Luce non è affatto semplice, specie se di carattere non sei sempre solare. Peggio ancora se di cognome fai Di Notte, uno dei tanti scherzi di quello scombinato di tuo padre, scappato di casa senza un perché. Se poi abiti a Napoli nei Quartieri Spagnoli e ogni giorno andare al lavoro in Vespa è un terno al lotto, se sei un avvocato con laurea a pieni voti ma in ufficio ti affidano solo scartoffie e se hai un rottame di famiglia, ci sta che ogni tanto ti "arraggi" un po'. Capelli corti alla maschiaccio, jeans e anfibi, Luce è una giovane onesta e combattiva, rimasta bloccata in una realtà composta da una madre bigotta e infelice, da un fratello fuggito al Nord, da un amore per un bastardo Peter Pan e da un lavoro insoddisfacente. Come conforto, solo le passeggiate con Alleria, il suo Cane Superiore, unico vero confidente, e le chiacchiere con l'anziano vicino don Vittorio, un musicista filosofo in sedia a rotelle. Finché, un giorno, a Luce viene assegnata una causa per l'affidamento di un minore. All'improvviso, nella sua vita entrano un bambino saggio e molto speciale, un artista di strada giramondo e una rondine che non ha nessuna intenzione di migrare. La causa di affidamento nasconde molte ombre, ma è forse l'occasione per sciogliere nodi del passato e mettere ordine nella capatosta di Luce. Risolvendo un dubbio: andarsene, come hanno fatto il padre, il fratello e chiunque abbia seguito l'impulso di prendere il volo, o magari restare, trovando la felicità nel suo piccolo pezzettino di mondo?
La storia è incentrata sulla figura di Luce, un personaggio nel quale, da donna, è stato facile riconoscersi. Quello che mi ha colpita maggiormente di tutto il libro è stata proprio l'innegabile bravura dell'autore nell'essere riuscito a rendere così bene la psicologia femminile, fatta di gioie, dolori e di tante tipiche insicurezze. La protagonista mi è piaciuta da subito per la sua ironia e ha continuato ad affascinarmi per tutto il romanzo con le sue fragilità, più o meno nascoste dietro un carattere forte e determinato. Ho apprezzato come, attraverso il caso per il quale è chiamata a indagare come avvocato, la donna riesca a riflettere sul suo passato e provi a far pace con questioni irrisolte da troppi anni, maturando e scoprendo una nuova consapevolezza di sé.
Ho trovato molto belli don Vittorio e nonna Giuseppina, due personaggi diversi tra loro, a cominciare dal punto di vista culturale per finire con un vissuto diametralmente opposto, che però incarnano, ognuno a suo modo, la saggezza dell'età alla quale si guarda con tenerezza e un po' di malinconia.
Napoli e i Quartieri Spagnoli si rivelano protagonisti: attraverso gli occhi di Luce, le sue esperienze e le sue interazioni, Marone riconosce un tributo alla sua città, catapultando il lettore nelle strade fatte di gente, voci e profumi, descrivendo le tante contraddizioni che popolano questo territorio.
Lo stile di scrittura è coinvolgente, semplice ma allo stesso tempo profondo e ricco di spunti di riflessione. Le molte frasi in dialetto napoletano, se da un lato hanno contribuito a rendere il racconto e i personaggi veraci, dall'altro però hanno rallentato la mia lettura, soprattutto all'inizio.
Il finale mi è sembrato un po' forzato, troppo veloce e, per quanto riguarda la vicenda di Carmen e Kevin, a mio avviso poco adatto. Tuttavia, sono rimasta con la voglia di scoprire altro sul futuro di Luce e spero che arrivi presto un nuovo volume che ci riporti nelle sua quotidianità.
Voto: 4/5
Ho trovato molto belli don Vittorio e nonna Giuseppina, due personaggi diversi tra loro, a cominciare dal punto di vista culturale per finire con un vissuto diametralmente opposto, che però incarnano, ognuno a suo modo, la saggezza dell'età alla quale si guarda con tenerezza e un po' di malinconia.
Napoli e i Quartieri Spagnoli si rivelano protagonisti: attraverso gli occhi di Luce, le sue esperienze e le sue interazioni, Marone riconosce un tributo alla sua città, catapultando il lettore nelle strade fatte di gente, voci e profumi, descrivendo le tante contraddizioni che popolano questo territorio.
Lo stile di scrittura è coinvolgente, semplice ma allo stesso tempo profondo e ricco di spunti di riflessione. Le molte frasi in dialetto napoletano, se da un lato hanno contribuito a rendere il racconto e i personaggi veraci, dall'altro però hanno rallentato la mia lettura, soprattutto all'inizio.
Il finale mi è sembrato un po' forzato, troppo veloce e, per quanto riguarda la vicenda di Carmen e Kevin, a mio avviso poco adatto. Tuttavia, sono rimasta con la voglia di scoprire altro sul futuro di Luce e spero che arrivi presto un nuovo volume che ci riporti nelle sua quotidianità.
Voto: 4/5
Partecipo a:
Tutti a Hogwarts con le 3 Ciambelle: Tassorosso - Trasfigurazione - Cappello parlante
Di che colore sei?: verde - leggi un libro che abbia vinto un premio
Tutti a Hogwarts con le 3 Ciambelle: Tassorosso - Trasfigurazione - Cappello parlante
Di che colore sei?: verde - leggi un libro che abbia vinto un premio
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