sabato 1 settembre 2018

[Libri] Il signore delle mosche di William Golding




Titolo: Il signore delle mosche
Autore: William Golding
Editore: Mondadori
Formato: Brossura
Pagine: 280
ISBN: 9788804676850

Nel corso di un conflitto planetario, un aereo precipita su un'isola deserta. Sopravvivono solo alcuni ragazzi, che provano a riorganizzarsi senza l'aiuto e il controllo degli adulti. I primi tentativi di dare vita a una società ordinata hanno successo, ma presto esplodono tensioni latenti ed emergono paure irrazionali e comportamenti asociali: lo scenario paradisiaco dell'isola tropicale si trasforma in un inferno.


Devo ammettere che la lettura di questo classico, per me, non è stata semplice. Ho trovato, infatti, un romanzo crudo, indubbiamente non facile da "digerire" soprattutto perché gli orrori descritti sono affidati alle mani dei bambini, che dovrebbero incarnare la purezza e l'innocenza e invece si rivelano spietati. Le immagini forti, senza filtri e arricchite da dettagli, mi hanno trasmesso un forte senso di inquietudine e, una volta terminato il libro, mi è rimasta addosso una sensazione di disagio e angoscia.
La trama incarna perfettamente la lotta tra bene e male che si attua attraverso i diversi protagonisti. In realtà, nessuno di essi mi ha colpita particolarmente, sebbene ognuno sia perfetto nel ruolo che ricopre: Ralph rappresenta la razionalità ed è il ragazzo con il quale si tende a schierarsi, Jack è l'antagonista cattivo che finisce per predominare mentre Piggy è la parte saggia, nonostante abbia spesso una visione estremamente pessimistica della situazione, concretizzatasi nel mancato rispetto delle regole che il gruppo cerca di creare all'inizio.
Mi sono piaciute le descrizioni del territorio, le ho trovate dettagliate e molto belle, perfette per immergersi nel clima dell'isola dove tutto è ambientato e in netto contrasto con le barbarie che lì avvengono. Non ci sono, invece, riferimenti temporali e ciò rende quest'opera estremamente attuale perché i fatti raccontati, benché scritti nel 1954, non sono tanto diversi dalle notizie di cronaca e di violenza dei nostri giorni.
Voto: 4/5

Partecipo a:
Di che colore sei: verde

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