Autore: John Green
Editore: Rizzoli
Formato: Copertina rigida
Pagine: 352
ISBN: 9788817060578
Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.
Ho trovato questo romanzo velocissimo da leggere, lo stile dell'autore è molto scorrevole e piacevole, la trama mi ha subito appassionata ma, a partire dal colpo di scena per me assolutamente inaspettato, è scattata una vera e propria scintilla che ha reso impossibile staccarsi dalle pagine!
Mi sono piaciuti molto entrambi i protagonisti, estremamente maturi e consapevoli. In particolare, di Hazel ho gradito il carattere riflessivo e la sua grande intelligenza, mentre sono stata coinvolta dalla voglia di vivere di Gus, dalla sua positività e dalla sua forza.
Ho apprezzato tantissimo come sia stato trattato il tema della malattia e come Green sia riuscito a coinvolgere il suo pubblico di adolescenti in discorsi così importanti e profondi, cosa assolutamente non facile ma, secondo me, ben riuscita.
La storia è dolorosa, i fatti vengono raccontanti in modo diretto e realistico, cosa che ho apprezzato molto. Allo stesso tempo, però, ho trovato una narrazione ricca di ironia, che mi ha offerto molti spunti di riflessione e, tra una lacrima e l'altra, mi ha lasciato addosso una sensazione di malinconia e speranza.
Voto: 5/5
Mi sono piaciuti molto entrambi i protagonisti, estremamente maturi e consapevoli. In particolare, di Hazel ho gradito il carattere riflessivo e la sua grande intelligenza, mentre sono stata coinvolta dalla voglia di vivere di Gus, dalla sua positività e dalla sua forza.
Ho apprezzato tantissimo come sia stato trattato il tema della malattia e come Green sia riuscito a coinvolgere il suo pubblico di adolescenti in discorsi così importanti e profondi, cosa assolutamente non facile ma, secondo me, ben riuscita.
La storia è dolorosa, i fatti vengono raccontanti in modo diretto e realistico, cosa che ho apprezzato molto. Allo stesso tempo, però, ho trovato una narrazione ricca di ironia, che mi ha offerto molti spunti di riflessione e, tra una lacrima e l'altra, mi ha lasciato addosso una sensazione di malinconia e speranza.
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Di che colore sei: azzurro
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