Titolo: Nero Caravaggio
Autore: Max e Francesco Morini
Editore: Newton Compton
Formato: Copertina rigida
Pagine: 256
ISBN: 9788822720979
Ettore Misericordia è il proprietario di una storica libreria di Roma. Autodidatta coltissimo, conosce tutti i segreti della città eterna. È anche un grande appassionato di gialli e un detective dilettante dal formidabile intuito, tanto che l'ispettore Ceratti se ne avvale spesso per i casi sui quali indaga. Perciò non esita a informarlo quando nella basilica di Sant'Agostino, proprio accanto a Piazza Navona, viene ritrovato un cadavere davanti a uno dei capolavori del Caravaggio, la Madonna dei Pellegrini. Si tratta di Paolo Moretti, pugnalato alle spalle con uno strumento per incisioni. Misericordia non perde un attimo e si reca sul luogo del crimine insieme al suo amico-collaboratore "Fango". Ma il caso non è di facile soluzione perché le prove per un'accusa non ci sono. Almeno fino a quando la moderna coppia Holmes-Watson non scoprirà inquietanti particolari che legano i protagonisti della vicenda al Caravaggio. Nella vita del tormentato genio del Seicento si nasconde forse la chiave per far luce sul delitto?
Questo libro si è rivelato un'opera con un potenziale altissimo ma con poca resa, non nascondo di esserne rimasta delusa perché le mie aspettative erano sicuramente più alte.
I protagonisti, Misericordia e Fango non mi sono dispiaciuti anche se non mi hanno conquistata completamente. I loro caratteri non sono approfonditi come speravo, quindi mi è risultato un po' difficile inquadrarli e non si è creata l'empatia che sarebbe servita a farmi appassionare anche al caso giallo. Boccio invece l'ispettore Ceratti, che appare come una figura marginale e troppo stereotipata.
Nonostante la narrazione scorra velocemente e, dal punto di vista stilistico, la lettura sia piacevole, l'indagine trattata è piatta e poco coinvolgente. Non è stato difficile individuare il nome dell'assassino ma, personalmente, non ho trovato elementi che mi spingessero a investigare e cercare di capire come e perché.
Anche il tema principale che pensavo di riscontrare, cioè una vicenda moderna basata sulla figura di Caravaggio e su aneddoti della sua vita, è debole. L'artista viene nominato più volte ma gli accenni alla sua figura sono brevi e il reale coinvolgimento è minimo e non diretto.
Impossibile non notare la voglia degli autori di inserire curiosità su Roma e sul suo passato. L'effetto sarebbe stato molto bello se dosato in modo adeguato ma qui spesso prevale sul resto, creando delle interruzioni nella trama con nozioni che poco c'entrano con la storia.
Voto: 2,5/5
Partecipo a:
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un vero peccato. lo avevo adocchiato anche io ma dopo la tua recensione mi sta passando la voglia di leggerlo :(
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