martedì 28 aprile 2020

[Libri] Basta un attimo di Michela Tilli


Titolo: Basta un attimo
Autore: Michela Tilli
Editore: Garzanti
Pagine: 292
ISBN: 9788811672388

A Milano è un freddo sabato di ottobre, Miriam è appena rientrata a casa. Si sente stranamente turbata, inquieta. Non sa spiegare quella strana sensazione alla bocca dello stomaco. Sa solo che la donna che ha intravisto di sfuggita al supermercato è la sua vecchia amica Elena. Ne è sicura. Anche se è passato tanto, troppo tempo dall'ultima volta che si sono viste. Da quella tragica domenica di quindici anni prima che ha cambiato la loro vita per sempre. Perché da allora niente è stato più come prima. Quella profonda amicizia che legava le due donne e i loro mariti si è spezzata e non c'è stato modo di ricucirla. Ma adesso Elena ha deciso di tornare. Di rientrare nella vita di Miriam e della sua famiglia. Forse per la nostalgia di quel legame che non esiste più. Forse per riprendersi quello che le è stato ingiustamente tolto. A poco a poco, giorno dopo giorno, si avvicina sempre di più a quell'amica diventata ormai una sconosciuta, e soprattutto a sua figlia Lucia. Questa splendida diciassettenne non ha idea di chi sia Elena. Eppure è inspiegabilmente attratta dal fascino di quella donna venuta dal passato che le promette una libertà insperata, più grande di quella che ha mai conosciuto finora. Più grande di quella che le ha mai concesso la madre, troppo apprensiva. Quando Miriam scopre che Lucia ha cominciato a frequentare la casa di Elena a sua insaputa, fa appello a tutto il suo coraggio di madre premurosa e attenta. Non può permettere che succeda qualcosa a sua figlia. Per niente al mondo. Ed è pronta a difenderla con ogni mezzo. Anche a confessare quella colpa che le grava da anni sul cuore.


Ammetto di aver avuto bisogno di tempo per entrare nella storia e comprenderne a fondo il significato profondo. Le protagoniste, colonne portanti dell'opera, mi sono sembrate all'inizio superficiali ma, avventurandomi nella trama, le ho trovate ben assortite, rappresentanti di molte sfaccettature del mondo femminile e testimoni di dolori viscerali, differenti ma complementari.
Colei che mi ha colpita maggiormente è stata Miriam, proprio la figura che in partenza mi è sembrata più debole: il suo tormento costante che influenza la sua vita sociale, il lavoro e la routine famigliare è stato straziante, così come il senso di colpa che ritorna costantemente nelle piccole cose quotidiane e pervade ogni capitolo ha creato un'aria sempre più malinconica.
L'autrice è riuscita nel difficilissimo compito di raccontare una vicenda terribile dando voce alle due diverse facce della medaglia, creando una divisione netta tra famiglie che in realtà, ognuna a loro modo, esprimono lo stesso lutto. Per me è diventato impossibile schierarmi, così come ho capito che alcuni comportamenti sulla carta ingiustificabili siano stati in realtà frutto di una profondissima infelicità e vane speranze di salvezza. È stato emblematico, a questo proposito, il finale di Elio e Elena, pagine che ho trovato di una delicatezza estrema.
Bello lo spaccato sulla vita adolescente ben inquadrata nel personaggio di Lucia, portatrice forse di qualche cliché di troppo, soprattutto in relazione al rapporto con i genitori, ma nel complesso ben riuscita.
Voto: 4/5

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