Titolo: Fiore del deserto. Storia di una donna
Autore: Waris Dirie con Cathleen Miller
Editore: Garzanti
Pagine: 316
ISBN: 9788811672098
Quella di Waris Dirie è una testimonianza straordinaria. La sua vita, ricca di momenti dolorosi ma anche di grandi felicità e successi, insieme avventurosa ed esemplare, l'ha portata dai deserti africani all'esclusivo mondo delle top model. È nata in un villaggio della Somalia, ha circa trent'anni: ma nessuno, nella sua famiglia di nomadi con dodici figli, annotò la data della sua nascita. Quando aveva più o meno cinque anni, suo padre decise che era giunto il tempo di infibularla: le pagine in cui Waris ricorda oggi quella mutilazione atroce sono assolutamente strazianti. Aveva tredici anni quando suo padre la vendette per cinque cammelli a un uomo di sessant'anni: Waris non accettò quel destino, fuggì da una zia a Mogadiscio, e poi a Londra, nella residenza di uno zio ambasciatore, come cameriera, a lavorare 18 ore al giorno 7 giorni su 7. Sempre meglio di quello che l'aspettava in patria, pensava. Così, quando lo zio, concluso il suo mandato, fu richiamato in Somalia, decise di restare in Inghilterra. Sola, iniziò a guadagnarsi da vivere lavando i pavimenti da McDonald's. Analfabeta, si iscrisse a una scuola serale.
Dalla sinossi mi aspettavo di trovarmi davanti a un testo biografico impegnativo, in realtà grazie a una sapiente suddivisione in capitoli e a un ordine cronologico ben definito ho trovato la lettura veloce e, nel complesso, appassionante.
Lo stile di scrittura è piuttosto semplice e, se da un lato ciò ha contribuito a rendere la trama facilmente accessibile e comprensibile, dall'altro ha reso alcune delle vicende raccontate più impersonali e meno coinvolgenti a livello emotivo.
Ammetto che non conoscevo l'autrice e la sua storia, così come ignoravo molti dettagli della vita nelle tribù nomadi somale, qui descritti in modo dettagliato ma mai eccessivamente pedante.
Alcuni capitoli sono stati decisamente duri da digerire, come credo la maggior parte dei lettori sono rimasta particolarmente colpita dalla pratica dell'infibulazione, qui raccontata sia dal punto di vista pratico che da quello comunitario e tradizionale. Proprio per questo ho trovato molto interessante il risvolto sociale dato all'opera nella parte finale.
Voto: 4/5
Dalla sinossi mi aspettavo di trovarmi davanti a un testo biografico impegnativo, in realtà grazie a una sapiente suddivisione in capitoli e a un ordine cronologico ben definito ho trovato la lettura veloce e, nel complesso, appassionante.
Lo stile di scrittura è piuttosto semplice e, se da un lato ciò ha contribuito a rendere la trama facilmente accessibile e comprensibile, dall'altro ha reso alcune delle vicende raccontate più impersonali e meno coinvolgenti a livello emotivo.
Ammetto che non conoscevo l'autrice e la sua storia, così come ignoravo molti dettagli della vita nelle tribù nomadi somale, qui descritti in modo dettagliato ma mai eccessivamente pedante.
Alcuni capitoli sono stati decisamente duri da digerire, come credo la maggior parte dei lettori sono rimasta particolarmente colpita dalla pratica dell'infibulazione, qui raccontata sia dal punto di vista pratico che da quello comunitario e tradizionale. Proprio per questo ho trovato molto interessante il risvolto sociale dato all'opera nella parte finale.
Voto: 4/5
Challenge Jukebook 2.0: leggi un libro nella cui trama venga citato il deserto oppure abbia la parola deserto nel titolo
Guess my book Reading Challenge: leggi un libro con la cover gialla
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