Titolo: Il gioco dell'angelo
Autore: Carlos Ruiz Zafon
Editore: Mondadori
Formato: eBook
Pagine: 468
ISBN-10: 8852027394
ISBN-13: 9788852027390
Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno: diventare uno scrittore. E quando riesce a pubblicare un racconto, il successo arriva. Ma da quel momento la sua vita comincerà per la prima volta a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona sconosciuta e inquietante. Quando David si deciderà infine ad accettare l'offerta, fattagli da un misterioso editore, di scrivere un'opera tanto immane quanto rivoluzionaria, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria...
Con uno stile scintillante e grande sapienza narrativa, l'autore de L'ombra del vento torna a guidarci tra i misteri del Cimitero dei Libri Dimenticati, regalandoci una storia in cui l'inesausta passione per i libri, la potenza dell'amore e la forza dell'amicizia si intrecciano ancora una volta in un connubio irresistibile.
Con uno stile scintillante e grande sapienza narrativa, l'autore de L'ombra del vento torna a guidarci tra i misteri del Cimitero dei Libri Dimenticati, regalandoci una storia in cui l'inesausta passione per i libri, la potenza dell'amore e la forza dell'amicizia si intrecciano ancora una volta in un connubio irresistibile.
Questo romanzo è il secondo della serie del Cimitero dei libri dimenticati, dove protagonisti sono libri, scrittori e librai. Tornano quindi le atmosfere gotiche di Zafon che, anche in questo caso, ci presenta una Barcellona misteriosa, forse ancora più che nel precedente volume.
Il protagonista della storia è David Martin, un ragazzo dall'infanzia triste, costretto a vivere di stenti, che trova lavoro come giornalista ma si scopre presto attratto dalla scrittura. Proprio questa passione, che lo tiene in vita insieme all'amore per Cristina, lo porterà in una vicenda piena di intrighi e misteri che, in realtà, non verrà chiarita neanche alla fine del libro come è logico aspettarsi. Proprio questo punto è ciò che mi ha forse maggiormente delusa: in questa vicenda, a differenza di quanto accaduto con L'ombra del vento, non si riesce ad entrare in sintonia con i personaggi, lo stesso David è scostante, irritante e spesso antipatico.
Cristina si dimostra un'opportunista, Vidal, il mentore di Martin, lo tradisce indirettamente in più modi, Andreas Corelli è troppo enigmatico e crea ansia ad ogni apparizione. L'unica degna di nota è Isabella, una ragazza appassionata di letteratura che, nonostante la giovane età, con il suo carattere forte e risoluto, riesce a smuovere il protagonista e lo migliora.
Le parti che salvo e promuovo di tutta l'opera sono invece quelle dove ritorna la famiglia Sempere. Nonostante all'inizio non sia semplice ricollegare i diversi limiti temporali dei due romanzi, in questo libro ritroviamo il padre di Daniel (protagonista di L'ombra del vento) e suo nonno, un saggio Sempere senior che rende il lettore affascinato e malinconico.
In conclusione, il libro si legge bene e velocemente grazie allo stile dell'autore, ritroviamo anche qui degli espedienti che Zafon ama particolarmente, come accomunare il protagonista ad un personaggio del passato seguendone la storia in parallelo e al contempo legandone le sorti, ma tutto il romanzo, l'ultima parte in particolare, è molto confusionaria e la mancanza di certezze e di un vero finale proprio non mi sono piaciuti.
Voto: 3/5.
Il protagonista della storia è David Martin, un ragazzo dall'infanzia triste, costretto a vivere di stenti, che trova lavoro come giornalista ma si scopre presto attratto dalla scrittura. Proprio questa passione, che lo tiene in vita insieme all'amore per Cristina, lo porterà in una vicenda piena di intrighi e misteri che, in realtà, non verrà chiarita neanche alla fine del libro come è logico aspettarsi. Proprio questo punto è ciò che mi ha forse maggiormente delusa: in questa vicenda, a differenza di quanto accaduto con L'ombra del vento, non si riesce ad entrare in sintonia con i personaggi, lo stesso David è scostante, irritante e spesso antipatico.
Cristina si dimostra un'opportunista, Vidal, il mentore di Martin, lo tradisce indirettamente in più modi, Andreas Corelli è troppo enigmatico e crea ansia ad ogni apparizione. L'unica degna di nota è Isabella, una ragazza appassionata di letteratura che, nonostante la giovane età, con il suo carattere forte e risoluto, riesce a smuovere il protagonista e lo migliora.
Le parti che salvo e promuovo di tutta l'opera sono invece quelle dove ritorna la famiglia Sempere. Nonostante all'inizio non sia semplice ricollegare i diversi limiti temporali dei due romanzi, in questo libro ritroviamo il padre di Daniel (protagonista di L'ombra del vento) e suo nonno, un saggio Sempere senior che rende il lettore affascinato e malinconico.
In conclusione, il libro si legge bene e velocemente grazie allo stile dell'autore, ritroviamo anche qui degli espedienti che Zafon ama particolarmente, come accomunare il protagonista ad un personaggio del passato seguendone la storia in parallelo e al contempo legandone le sorti, ma tutto il romanzo, l'ultima parte in particolare, è molto confusionaria e la mancanza di certezze e di un vero finale proprio non mi sono piaciuti.
Voto: 3/5.
Partecipo a:
Leggendo SerialMente: serie proposta - Il cimitero dei libri dimenticati di Carlos Ruiz Zafon (2)
Leggendo SerialMente: serie proposta - Il cimitero dei libri dimenticati di Carlos Ruiz Zafon (2)
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