domenica 17 marzo 2019

[Libri] Non parlare con la bocca piena di Chiara Francini


Titolo: Non parlare con la bocca piena
Autore: Chiara Francini
Editore: Rizzoli
Formato: Copertina rigida
Pagine: 279
ISBN: 9788817093750

Bello sapere che si può tornare. Che a ogni passo falso, nella vita, i genitori sono pronti a riabbracciarti con un calore che gli anni non hanno mai attutito né tanto meno spento. Per Chiara, questo calore profuma di caffè e canta sulle note della Vedova allegra. Perché i suoi genitori sono così, loro che l'hanno tirata su in amorosa allegria, le hanno costruito attorno un mondo da fiaba e hanno trattato la vita come una partita a tombola a Natale: leggera. Chiara ha appena lasciato Federico, il loro nido e i gatti. Il suo essere una donna fallica le ha impedito di portare avanti pure questa storia. E sì che stavolta si era impegnata. Ora il dolore le morde il cuore. Anche le donne come lei soffrono. Ma niente, non ce la fa, ed eccola a suonare il citofono a papà, a trascinarsi su per le scale i due trolley, ad addolcire la vita masticando Galatine per consolarsi un po'. Come le hanno insegnato fin da piccola. Meno male che, a casa dei suoi, Chiara ritrova tutto com'era, la cameretta rosa da principessa, l'albero di Natale acceso a ogni stagione, le riviste anni Novanta, gli amici di famiglia chiassosi e colorati. E naturalmente la matura armonia d'amore fra i suoi genitori. Un amore che ha superato tante prove, un amore coraggioso e per nulla convenzionale, un amore disinteressato e forte che ha sconfitto i pregiudizi, spesso con il fendente di una risata. Ma anche un amore buffo e capace di curare le ferite della vita (pure quelle che non si rimarginano perfettamente e lasciano la cicatrice). Una vera scuola d'amore, da cui Chiara avrà ancora molto da imparare.


Mi sono approcciata a questo romanzo in modo particolare, avendo da poco letto e recensito il volume seguente della stessa autrice. Avevo già avuto modo di conoscere e scoprire tutti i personaggi principali e farmi un'idea precisa del loro carattere, per questo probabilmente ho avuto la sensazione che quest'opera fosse un po' acerba rispetto all'altra.
Mi aspettavo di ritrovare lo stile pomposo già scoperto nel libro "Mia madre non lo deve sapere", invece ho notato una scrittura meno caratteristica, piacevole da leggere ma un po' complicata da assimilare, soprattutto nei primi capitoli.
La protagonista Chiara mi è comunque piaciuta molto, con la sua indole estroversa e, allo stesso tempo, dolce e delicata e ho apprezzato la diversità degli argomenti trattati, alternati tra situazioni così ironiche da diventare quasi comiche e capitoli profondissimi e toccanti.
L'autrice ha saputo descrivere bene, con delicatezza e semplicità, momenti di smarrimento, confusione ed estremo dolore, lasciando parlare le sensazioni. Inoltre ha reso perfetta la quotidianità di una famiglia atipica, circondata da amici bizzarri e teatrali al limite dell'immaginario, trasportandomi nelle loro giornate frenetiche e rendendo tutto estremamente naturale e genuino.
Le difficoltà iniziali di lettura hanno lasciato spazio ai sentimenti in modo crescente, per arrivare a un finale che ho trovato indimenticabile e commovente.
Voto: 3,5/5

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