Autore: Stefano Pastor
Editore: CreateSpace Independent Publishing Platform
Formato: Paperback
Pagine: 234
ISBN: 9781523300914
Liberamente ispirato a uno dei racconti più belli e meno conosciuti di H.P. Lovecraft (Il modello di Pickman), Carnival è ambientato in una Venezia cupa e decadente. A pochi giorni dall'inizio del Carnevale, si sta celebrando il trionfo di Josef, un pittore che ha finalmente raggiunto il successo dopo essere stato ignorato per anni a causa delle creature mostruose che popolano i suoi quadri. Un successo dovuto in gran parte alla bellissima Leontine, una delle modelle più richieste del mondo, che ha accettato di posare per lui. Quadri osceni, maledetti, in cui lei si accoppia con quei mostri. Durante l'ultima visita nello studio del pittore, Leontine trova una fotografia che raffigura uno dei mostri dipinti nei quadri. Inizialmente scettica sulla sua autenticità, scopre ben presto che non si tratta di un falso. Qualcosa di spaventoso si nasconde nella laguna, qualcosa di antico, dimenticato. Un segreto protetto per millenni sta per essere svelato, esseri inumani presto cammineranno tra noi. Il Carnevale sarà solo l'inizio di un incubo senza fine.
Questo romanzo ha una scrittura molto scorrevole e uno stile dalle tinte fantasy e horror piacevole da leggere. Non conoscendo il racconto originale di Lovecraft al quale l'autore si è ispirato, purtroppo non posso fare paragoni ma, in generale, mi è piaciuta molto l'idea di base della trama.
Ho avuto il sospetto, poi confermato, di come sarebbe andata la vicenda sin dalla prima parte, però ciò non ha tolto interesse e, anzi, mi ha spinta a chiedermi cosa sarebbe potuto accadere e come sarebbe stato affrontato il tutto. Una volta arrivati al colpo di scena che dà il via alla storia vera e propria, infatti, il racconto si è dipanato in modo semplice e lineare.
Purtroppo ho sentito un po' la mancanza di descrizioni accurate degli ambienti: la città di Venezia che fa da sfondo con i suoi palazzi antichi, nascondigli di oscuri segreti, ha molto potenziale rimasto inespresso e, abituata ad altre opere lette da poco dove, invece, le sue strade e la sua aria misteriosa si sentono prepotentemente, mi è mancata annoverarla fra i protagonisti.
Pur trovando tutti i personaggi ben caratterizzati, ammetto di non aver provato empatia nei confronti di Leontine, una donna che ai miei occhi è sempre rimasta distaccata dal lettore, troppo presa dal suo apparire e dal suo ruolo di femme fatale. Al suo fianco Luca, per l'intera vicenda, si è dimostrato debole e fin troppo sottomesso. Mi è invece piaciuta molto di più Josette, un personaggio arrivato a racconto iniziato che, tuttavia, è riuscita a conquistarsi un ruolo di spicco, insieme al suo fedele cane Max.
Questo libro si legge velocemente e lo consiglio a chi è alla ricerca di una lettura senza troppe pretese adatta a questo periodo dell'anno, per osservare da un diverso punto di vista alcune delle figure principali che popolano da secoli le leggende classiche.
Voto: 3,5/5
Ho avuto il sospetto, poi confermato, di come sarebbe andata la vicenda sin dalla prima parte, però ciò non ha tolto interesse e, anzi, mi ha spinta a chiedermi cosa sarebbe potuto accadere e come sarebbe stato affrontato il tutto. Una volta arrivati al colpo di scena che dà il via alla storia vera e propria, infatti, il racconto si è dipanato in modo semplice e lineare.
Purtroppo ho sentito un po' la mancanza di descrizioni accurate degli ambienti: la città di Venezia che fa da sfondo con i suoi palazzi antichi, nascondigli di oscuri segreti, ha molto potenziale rimasto inespresso e, abituata ad altre opere lette da poco dove, invece, le sue strade e la sua aria misteriosa si sentono prepotentemente, mi è mancata annoverarla fra i protagonisti.
Pur trovando tutti i personaggi ben caratterizzati, ammetto di non aver provato empatia nei confronti di Leontine, una donna che ai miei occhi è sempre rimasta distaccata dal lettore, troppo presa dal suo apparire e dal suo ruolo di femme fatale. Al suo fianco Luca, per l'intera vicenda, si è dimostrato debole e fin troppo sottomesso. Mi è invece piaciuta molto di più Josette, un personaggio arrivato a racconto iniziato che, tuttavia, è riuscita a conquistarsi un ruolo di spicco, insieme al suo fedele cane Max.
Questo libro si legge velocemente e lo consiglio a chi è alla ricerca di una lettura senza troppe pretese adatta a questo periodo dell'anno, per osservare da un diverso punto di vista alcune delle figure principali che popolano da secoli le leggende classiche.
Voto: 3,5/5
Partecipo a:
Di che colore sei: nero - leggi un libro scritto da un autore italiano
Visual Challenge: maschera
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