giovedì 27 giugno 2019

[Libri] Fa troppo freddo per morire di Christian Frascella


Titolo: Fa troppo freddo per morire
Autore: Christian Frascella
Editore: Einaudi
Formato: eBook
Pagine: 309
ISBN: 9788858428757

Come può essere un quartiere di Torino che si chiama Barriera di Milano? Un avamposto verso il resto del mondo. Infatti, da roccaforte operaia si è trasformato in una babele multietnica. È qui, in una lavanderia a gettoni gestita da un magrebino, che Contrera riceve i suoi clienti. Accanto a un piccolo frigo pieno di birre che provvede a svuotare sistematicamente. I suoi quarant'anni li ha trascorsi quasi tutti per quelle strade. Faceva il poliziotto ma si è fatto cacciare per una brutta storia di droga, ora fa l'investigatore privato senza ufficio ma non senza fantasia. Ha una Panda Young da un quinto di secolo: e quello è «il rapporto più duraturo che abbia mai avuto nella vita». La sua ex moglie lo detesta e la figlia adolescente si rifiuta di rivolgergli la parola. Ad amarlo restano giusto la sorella e i due nipoti, divertiti dalla sua eccentricità. Quando Mohamed, il proprietario della lavanderia, gli chiede di aiutare un ragazzo che si è indebitato con una banda di albanesi, Contrera non può certo tirarsi indietro. Ma come in ogni poliziesco che si rispetti, le cose sono molto più complicate di quanto sembri a prima vista: e quando salta fuori il primo cadavere, Contrera capisce di essersi ficcato in un pasticcio nel quale finirà per rischiare non solo la pelle.


Non conoscendo l'autore, ho scoperto questo libro per caso e, incuriosita dal titolo e dalla sinossi, ho deciso di leggerlo.
La vicenda è tutta incentrata sul protagonista Contrera, un investigatore privato che ho trovato molto simpatico in alcune uscite e battute. Spesso, però, ho avuto l'impressione che l'autore calcasse troppo la mano sul suo lato negativo, rimarcando le brutte azioni compiute da ex poliziotto, quasi a volere avvicinarsi a personaggi belli e dannati ben più famosi. 
Mi sono piaciute molto le descrizioni degli ambienti: il quartiere Barriera di Milano, a Torino, che si presenta particolare già dal nome che crea un vero e proprio gioco di parole, è il contesto perfetto per quanto raccontato e, via via, diventa esso stesso protagonista, influenzando i comportamenti e le scelte delle figure che vi abitano e lavorano, agendo in modo più o meno subdolo.
La parte thriller è ben scritta e gestita ma, a mio avviso, pecca un po' di mancanza di esperienza, personalmente ho avuto quasi subito dei sospetti sul nome dell'assassino, che poi sono stati effettivamente confermati. In particolare, l'insistenza su un dettaglio apparentemente insignificante mi ha colpita e ha reso piuttosto semplice l'intuizione. In questo senso il mistero si è un po' perso, rendendo la trama meno interessante.
Voto: 3,5/5

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