martedì 5 aprile 2022

[Libri] Diritto di sangue di Gigi Paoli

Titolo: Diritto di sangue
Autore: Gigi Paoli
Editore: Giunti
Pagine: 312
ISBN: 9788809951334

Dopo mesi di coma e buio totale, Carlo Alberto Marchi è finalmente uscito dall’ospedale, ma la sua rocambolesca caduta dalla passerella di “Gotham”, il Palazzo di Giustizia di Firenze, ha lasciato pesanti conseguenze fuori e dentro di lui: è dipendente dagli antidolorifici, si muove con una stampella ed è tormentato da un fischio continuo nelle orecchie che gli toglie perfino il sonno. Costretto a stare lontano dal lavoro al giornale, si consola con l’affetto della figlia Donata e l’inatteso ritorno dell’ex fidanzata Olga. Ma non è facile starsene a casa mentre la sua cronaca giudiziaria è stata affidata a una rampante collega, che, come se non bastasse, ha fama di essere piuttosto in gamba. Eppure, proprio nel momento più impensato, la vita lo chiama ancora a rapporto: il capocronista del Nuovo gli chiede ufficiosamente di sfruttare i suoi contatti per indagare su un omicidio che ha sconvolto Firenze. Nel meraviglioso parco delle Cascine, il polmone verde che di notte racchiude i lati oscuri della città, viene trovato ucciso Giorgio Mati, il gestore del leggendario furgone che distribuisce birra e panini ai viandanti notturni. Lo stesso Marchi ha concluso lì diversi turni, mangiando e bevendo insieme a poliziotti e trans. E ciò che rivelano le prime indagini ha dell’incredibile: il tranquillo paninaro nascondeva un passato cruento, che a poco a poco si incastra come un puzzle con gli anni più bui di Firenze. Ma soprattutto con un dolore che ha colpito la famiglia stessa di Marchi, e non ha mai avuto risposta. Una risposta a cui Marchi ha diritto. Un diritto di sangue.

Dopo il finale del precedente volume della serie, che ha lasciato il lettore con il fiato sospeso, ero curiosissima di mettere le mani su questo nuovo titolo. Come prevedibile, ho trovato un protagonista cambiato rispetto al passato, visti i fatti avvenuti e le gravi conseguenze ad essi collegate. Ho comunque continuato ad apprezzare, in particolare, il rapporto che lo lega alla figlia Donata, ora nel pieno dell'adolescenza e più consapevole dello strettissimo legame con il padre.
Mi è piaciuta molto l'idea di legare i fatti di cronaca descritti a una vicenda personale di Marchi, discostandosi dal solito schema ma continuando ad avere una continuità.
Come già accaduto ne "Il giorno del sacrificio" l'ambientazione nella quale si dipana la trama subisce un grande salto in avanti rispetto agli spazi ristretti di Firenze dove si svolgevano i primi romanzi. Qui vengono infatti tirate in ballo le Brigate Rosse, mescolando finzione e realtà e riaprendo ben più di uno spiraglio su avvenimenti che sembravano appartenere esclusivamente al passato.
L'idea di svelare al lettore, nel finale, molto di più di quanto non conoscano giornalisti e inquirenti mi ha convinta solo in parte, soprattutto visto che stavolta la soluzione era tanto importante e vicina.  
Voto: 4/5



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