Autore: Rossella Calabrò
Editore: Sperling & Kupfer
Formato: Copertina rigida
Pagine: 252
ISBN: 9788820064099
Nel cuore di Milano c'è un delizioso bistrò, con grandi librerie di legno da cui si affacciano centinaia di volumi e l'aria che profuma di torte. Il posto ideale per rilassarsi sorseggiando del tè o magari, con un calice di vino bianco in mano, chiacchierare, lavorare, e intanto lasciarsi consigliare romanzi, saggi, fumetti da Petra, la proprietaria: quarant'anni da un po' e una disordinata massa di capelli che porta con orgoglio. Ogni giovedì sera, nella luce soffusa del suo Bistrò dei Libri e dei Sogni, Petra ospita un corso di Scrittura Creativa. Con lei, Armando, medico in pensione novantenne, dall'animo frivolo e lo sguardo da bambino, appassionato di tip-tap; Blanche, boccoli in stile Shirley Temple, architetto mancato, di mestiere imbianchina e ideatrice di fiabe; Linda, domestica e babysitter dal sorriso cauto e lo sguardo saggio da divinità inca; e poi lui, Dylan Altieri, l'eccentrico e affascinante insegnante. Alto, dinoccolato, occhi azzurri, viso scarno e capelli folti, appena brizzolati, e l'aria di chi ha sempre occupato posti di comando e che ora ha scoperto la meraviglia di perdersi in un sorso di cioccolata calda, accoccolato in una poltroncina anni Venti di un bistrò. Cinque bizzarri quanto speciali protagonisti, ognuno alla ricerca del proprio sogno tra le pagine di un libro. Perché i libri, si sa, sono degli incredibili, splendidi, stupefacenti contenitori di sogni: i sogni di chi li scrive, e i sogni di chi li legge.
Leggendo questo libro ho avuto l'impressione di essere in una costante dimensione onirica, dove realtà e fantasia si confondono e si fondono continuamente, costruendo una vera e propria fiaba con personaggi talmente bizzarri da sembrare finti ma, allo stesso tempo, perfettamente ancorati al suolo.
Con sagacia e ironia l'autrice ha affrontato argomenti profondi e, mettendo insieme cinque persone totalmente differenti tra loro, ci ha offerto un terreno dove è semplice riconoscere caratteristiche comuni al nostro vissuto, facendoci riflettere, stupire e sorridere anche di fronte alla dolce malinconia che scaturisce dalla forza di volontà dei protagonisti. In particolare, colui che mi è rimasto nel cuore è Armando, un novantenne che ha passato tutta la vita a fare il medico e che ha sempre tenuto nascosto il suo sogno nel cassetto. La sua tenacia e la sua voglia di riscatto sono descritte in modo superbo e, il suo caso più che quello degli altri, incarna perfettamente il messaggio che l'opera mi ha trasmesso, una morale semplice e banale ma importante e forse spesso sottovalutata: i propri sogni vanno sempre inseguiti, bisogna lottare e non è mai troppo tardi per realizzarli.
Ho trovato simpatica l'idea di far parlare i libri e mi sono piaciute le tantissime citazioni, perfette per le varie vicende raccontate. Nel Bistrò, grazie ai sapienti dettagli disseminati tra le pagine, ho trovato un clima disteso che mi ha fatto immedesimare nella storia, tanto che senza volerlo mi sono ritrovata anche io a sedere ai piccoli tavolini con le meravigliose lampade Tiffany, a seguire il corso di scrittura creativa di Dylan. È lui, però, l'unico punto debole che ho trovato nella trama, un personaggio che è rimasto enigmatico dall'inizio alla fine e, probabilmente per questo, non è riuscito a conquistarmi, irritandomi in ogni scena che prevedeva la sua presenza.
Voto: 4/5
Partecipo a:
Visual Challenge: tazza
Tutti a Hogwarts con le 3 Ciambelle: Tassorosso - Trasfigurazione - Letto e recensito da Silente
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