martedì 14 maggio 2019

[Libri] La gente felice legge e beve caffè di Agnès Martin-Lugand


Titolo: La gente felice legge e beve caffè
Autore: Agnès Martin-Lugand
Editore: Sperling & Kupfer
Formato: Copertina rigida
Pagine: 202
ISBN: 9788820055530

Diane è una giovane donna che ha perso marito e figlia in un incidente automobilistico. Da quel momento, tutto in lei si fa pietra, ad eccezione del cuore, che continua a battere. Ostinatamente. Dolorosamente. Inutilmente. Smarrita nel limbo dei ricordi, non ritrova più la strada per la vita. La sua sola consolazione è l'amicizia del fedele e disinteressato Felix. Finché, a un anno dalla tragedia, quando i parenti cercano di costringerla ad andare alla cerimonia di commemorazione, decide di lasciarsi tutto alle spalle e partire per l'Irlanda, dove aveva sognato di andare con la sua famiglia. Arrivata a Mulranny, nel cuore della verdissima e piovosa isola di smeraldo, Diane trova due deliziosi "zii" che la adottano e la riempiono d'affetto, e un vicino di casa affascinante quanto burbero dal quale non può fare a meno di sentirsi attratta. Il passato non si dimentica, ma il futuro - forse - è a portata di mano.


Dalla sinossi del romanzo mi ha colpita l'argomento trattato, quindi mi aspettavo una storia diversa. Per quanto lo stile di scrittura sia molto scorrevole, ho invece trovato il volume un po' ripetitivo e sicuramente meno profondo di quanto pensassi. Il titolo è probabilmente ciò che mi ha più delusa: è tradotto letteralmente dall'originale francese e ha un senso leggendo il libro, ma è un inganno in quanto molto lontano da quello che mi aspettavo significasse.
Diane non mi ha convinta all'inizio, speravo che migliorasse andando avanti nella trama ma, purtroppo, non è accaduto. Il suo comportamento mi è sembrato per molti versi assurdo, giustificabile in parte dalla tragedia subita ma comunque troppo volubile. L'argomento dell'elaborazione del lutto sarebbe potuto essere sviluppato meglio e in modo più intimo, invece ho riscontrato poco coinvolgimento emotivo, finendo per ottenere una protagonista stereotipata, associata alla classica figura dell'uomo bello e dannato, fin troppo antipatico.
Non mi è proprio piaciuto come è stata sviluppata la trama, avrei gradito una maggiore caratterizzazione dei personaggi incontrati a Mulranny e più dettagli sulla loro vita e sul loro passato, invece l'unica figura che viene ripetutamente approfondita è quella di Felix, un uomo che compie un'assurdità dietro l'altra e poco aggiunge alla vicenda.
Ho sentito la mancanza di descrizioni più particolareggiate dei territori e degli ambienti, anche in questo caso ho trovato molti possibili spunti ma poca concretezza.
Vista la piega presa dalla storia temevo un finale orientato in una direzione che personalmente non avrei assolutamente gradito, in realtà il libro si è un po' ripreso nelle ultime pagine ma, pur apprezzando la conclusione decisa dall'autrice, ho trovato questo stravolgimento un po' forzato e decisamente poco in linea con quanto raccontato fino a quel momento.
Voto: 2,5/5

Visual Challenge Upgrade: tavolo, sedia, tazza, piattino, cappello

Nessun commento:

Posta un commento