domenica 28 giugno 2020

[Libri] Il canto di Penelope di Margaret Atwood


Titolo:
Il canto di Penelope
Autore: Margaret Atwood
Editore: Ponte alle Grazie
Pagine: 153
ISBN: 9788833311326

Fedele e saggia, Penelope ha atteso per vent'anni il ritorno del marito che, dopo aver vinto la guerra di Troia, ha vagato per il Mar Mediterraneo sconfiggendo mostri e amoreggiando con ninfe, principesse e dee, facendo sfoggio di grande astuzia, coraggio e notevole fascino, e guadagnandosi così una fama imperitura. E intanto che cosa faceva Penelope, chiusa in silenzio nella sua reggia? Sappiamo che piangeva e pregava per il ritorno del marito, che cercava di tenere a bada l'impulsività del figlio adolescente, che si barcamenava per respingere le proposte dei Proci e conservare così il regno. Ma cosa le passava veramente per la testa? Dopo essere morta e finita nell'Ade, Penelope non teme più la vendetta degli dèi e desidera raccontare la verità, anche per mettere a tacere certe voci spiacevoli che ha sentito sul suo conto. La sua versione della storia è ricca di colpi di scena, dipana dubbi antichi e suggerisce nuovi interrogativi, mettendo in luce la sua natura tormentata, in contrasto con la sua abituale immagine di equilibrio e pacatezza. L'autrice di culto Margaret Atwood, con la sua scrittura poetica, ironica e anticonvenzionale, dà voce a un personaggio femminile di grande fascino, protagonista di uno dei racconti più amati della storia occidentale.


Mi è piaciuta molto l'idea alla base di questo libro, cioè raccontare la celebre storia alla base dell'Odissea dal punto di vista femminile, quello di Penelope, protagonista secondaria della vicenda ma importantissima e spesso sottovalutata.
L'autrice ha uno stile estremamente coinvolgente e nonostante la brevità del testo, che proprio per queste caratteristiche si legge davvero in un soffio, sono rimasta profondamente colpita da quanto raccontato. 
L'espediente usato per mettere su carta i ricordi della donna è quello di un fantasma che vaga nell'Ade richiamando alla memoria episodi passati e incontrando di tanto in tanto, nei campi di asfodeli, le tante altre figure protagoniste della storia. Grazie a ciò vengono in superficie in modo dettagliato intrighi e sotterfugi ma soprattutto emerge il carattere tenace, furbo e sicuramente intelligentissimo della regina. Il suo dolore per la perdita, la struggente malinconia dell'attesa e la nostalgia per un uomo che anche dopo il suo ritorno non riesce a stabilizzarsi costruiscono una figura davanti alla quale diventa impossibile rimanere indifferenti. 
Gli intermezzi costituiti dal coro delle ancelle, vere e proprie scene teatrali, se all'inizio sembrano un po' stonare con la fluidità della narrazione, diventano via via piacevoli e arricchiscono il testo di una vena poetica che contribuisce a completare un quadro intenso e struggente.
Voto: 4,5/5

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