domenica 21 giugno 2020

[Libri] Ossigeno di Sacha Naspini


Titolo: Ossigeno
Autore: Sacha Naspini
Editore: E/O
Pagine: 211
ISBN: 9788833571379

Laura scompare nel nulla il 12 agosto del '99, a otto anni. Viene ritrovata in un container il 6 ottobre del 2013. Adesso di anni ne ha ventidue. Luca sta cenando con suo padre, i carabinieri irrompono, portano via l'uomo. Le accuse mosse nei confronti dello stimato professor Carlo Maria Balestri sono gravissime: dietro la facciata di un antropologo di fama si nasconde il Male. Suo figlio non può che assistere alla scena, impotente. Cosa succede se un giorno scopri che la persona che ti ha generato è un mostro? "Ossigeno" è la storia di ciò che resta. La cattura del maniaco non è la fine di un incubo: segna l'inizio di nuove vite. L'esperimento perverso del professor Balestri continua: non imprigiona più delle bambine in una scatola di ferro, ci sono altre gabbie con le quali in molti devono confrontarsi. Per esempio quella genetica, del sangue, da cui Luca non ha via d'uscita. E com'è parlare a una figlia sopravvissuta a quattordici anni di reclusione? Laura sorride, si comporta come una ragazza normale. Ma a volte è colta da una sorta di raptus: dopo essersi persa nella città entra in un bar qualsiasi e si chiude in bagno. Se può, resta lì anche per un'ora. È il suo modo per riprendere fiato e poi tornare all'aperto, in apnea. Qualcuno è lì, la sta seguendo e lei lo sa. La domanda che continua a risuonare è questa: chi ha rinchiuso chi?


Questo romanzo è indubbiamente particolare, l'argomento trattato non è semplice e la svolta che la trama prende andando avanti nei capitoli è inaspettata e originale. 
Mi è piaciuta molto l'idea di mettere in secondo piano la figura del Mostro responsabile dei rapimenti e concentrarsi, invece, sugli altri personaggi e soprattutto sugli anni successivi ai fatti di cronaca. L'aspetto psicologico assume infatti una grande importanza e viene analizzato da più punti di vista. Luca e Laura, i giovani protagonisti ai lati opposti della storia ma irrimediabilmente legati non sono gli unici a lasciare la loro impronta ma, in modo più o meno marcato, ho notato l'importanza delle pagine dedicate, ad esempio, ad Anna e Martina, rispettivamente la madre e l'amica del cuore della bambina sequestrata. 
Tutta l'opera è permeata da un senso di dolore per la scomparsa e da sensi di colpa che emergono ancora dopo anni e ciò rende, secondo me, particolarmente azzeccato il titolo. L'ossigeno non è riferito solo alla vicenda principale descritta ma anche alla sensazione che il lettore prova leggendo, grazie anche allo stile di scrittura dell'autore, scorrevole e veloce ma carico di significato.
Il finale mi ha stupita: l'ultimo capitolo che sembrava quasi slegato dal resto mi ha spiazzata con un effetto sorpresa che ha contribuito a farmi apprezzare molto tutto il libro nel suo complesso.
Voto: 4,5/5

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