martedì 21 febbraio 2023

[Libri] Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno di Benjamin Stevenson

Titolo: Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno
Autore: Benjamin Stevenson
Editore: Feltrinelli
Pagine: 384
ISBN: 9788807035197

A Ernie Cunningham le riunioni di famiglia non sono mai piaciute. Di sicuro c’entra il fatto che tre anni prima ha visto suo fratello Michael sparare a un uomo e lo ha denunciato, un oltraggio che non gli è ancora stato perdonato. Perché i Cunningham non sono una famiglia come le altre. C’è solo una cosa che li unisce: hanno tutti ucciso qualcuno. Ora hanno deciso di ritrovarsi per un’occasione speciale: trascorreranno un fine settimana in un resort di montagna per festeggiare l’uscita di prigione di Michael. Ma i Cunningham non sono tipi da stare in pantofole davanti al caminetto. Il giorno dell’arrivo di Michael, viene trovato il cadavere di un uomo. Ha le vie respiratorie ostruite dalla cenere, come se fosse morto in un incendio, ma non ha ustioni sul corpo. Mentre una bufera si abbatte sul resort isolandolo e la polizia brancola nel buio, spetterà a Ern capire se il colpevole è uno dei suoi familiari, prima che vengano uccisi tutti.


Questo libro mi ha incuriosita fin dalla sua uscita visto che è un romanzo che strizza l'occhio ai classici gialli, dichiarando apertamente di essere ispirato ad autori come la Christie e riportando, in apertura, il Decalogo del giallo perfetto di Ronald Knox.
Mi è piaciuto molto lo stratagemma della narrazione in prima persona dove il protagonista è, allo stesso tempo, scrittore, detective e potenziale vittima, essendo uno dei componenti della famiglia Cunningham. Ottima anche l'idea di svelare i personaggi dedicando a ognuno una parte del testo dove ne viene raccontato il passato ma, al contempo, ne vengono svelate le caratteristiche principali e i collegamenti con gli altri, creando una rete sempre più fitta di corrispondenze e intrighi. 
Sinceramente non ho sentito la necessità di arrovellarmi per capire il nome del colpevole, unico punto a sfavore del testo, ovviamente c'è stata un po' di curiosità ma quello che mi ha coinvolta di più è stato proprio il metodo di indagine. L'autore e il narratore, infatti, coinvolgono il lettore senza prenderlo in giro ma riuscendo, almeno nel mio caso, a fargliela sotto il naso!
Una volta arrivata alla conclusione mi è venuta voglia di rileggere alcuni passaggi per capirne di più e scoprire come cambia la loro interpretazione conoscendo già l'assassino.
Voto: 4/5



Book Breakfast Club: gruppo di lettura febbraio
Libriko: 11E

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